KERALA: GOD’S OWN COUNTRY
Il mio viaggio in Kerala, nel Sud dell’India, si è appena concluso e il ricordo delle sue meraviglie mi accompagna ancora.
Questa terra, conosciuta come la “Terra degli Dei“, ha un fascino unico che permea ogni esperienza: dai paesaggi lussureggianti alle antiche tradizioni culturali, fino alle sue piantagioni di tè e spezie e alla tranquillità delle backwaters. Un viaggio che ha profondamente rigenerato corpo e mente.
Una delle esperienze più rilassanti è stata sicuramente la navigazione a bordo di una tradizionale houseboat lungo le backwaters: canali tranquilli che attraversano villaggi immersi nella natura, dove la vita quotidiana scorre a un ritmo lento, quasi sospeso nel tempo.
Spostandomi verso il centro, sono arrivata a Thekkady, vicino alla Periyar Tiger Reserve al confine con il Tamil Nadu. Questa zona è famosa per la sua fauna selvatica, e in primavera, se si è fortunati, si può persino avvistare la tigre. Da qui ho proseguito verso un’area più montuosa, raggiungendo Munnar, dove le piantagioni di tè si estendono a perdita d’occhio. Camminare tra i filari di tè, osservare i raccoglitori al lavoro e visitare una tea factory per scoprire l’interessante processo di lavorazione delle foglie è stato come fare un salto indietro nel tempo.
Il Kerala è anche una terra di spezie, e non potevo perdermi l’occasione di visitare le piantagioni locali. Gli intensi profumi di pepe, curcuma, cardamomo e cannella mi hanno subito avvolto, e qui ho scoperto come queste spezie non siano solo alla base della cucina locale, ma anche di antichi rimedi naturali per la cura del corpo. Questo è uno dei motivi per cui il Kerala ha attirato mercanti da tutto il mondo per secoli. Passeggiando per le vie di Kochi, ho percepito ancora l’influenza della colonizzazione portoghese, visibile nell’architettura e nelle tradizioni della città, un ricordo tangibile di un passato ricco di scambi culturali.
A Kochi, ho avuto la possibilità di vivere una delle esperienze più particolari del viaggio: assistere e partecipare alla pesca con le reti cinesi, conosciute come cheenavala. Queste enormi strutture, introdotte dai mercanti cinesi secoli fa, sono una meraviglia da osservare. Bilanciate su travi di legno e azionate da un sistema di funi e pesi, le reti vengono calate nell’acqua e poi sollevate con lentezza e precisione. Questa tecnica, tramandata di generazione in generazione, è ancora oggi parte integrante della vita quotidiana dei pescatori locali.
Un altro aspetto che ha reso speciale il mio viaggio è stato il contatto con l’Ayurveda, l’antica medicina indiana. Il Kerala è rinomato per i suoi centri ayurvedici, e non potevo perdere l’occasione di provarne uno, che non solo rilassano il corpo, ma aiutano a ritrovare un profondo equilibrio interiore. Ogni struttura offre terapie rigenerative e momenti di puro relax, perfetti per chi cerca un’esperienza di benessere completa.
La cultura del Kerala è vivace e affascinante, e ho avuto la fortuna di assistere a due delle sue espressioni artistiche più autentiche. Il Kathakali, un’antica danza-teatro che narra miti e leggende indiane con movimenti lenti, costumi elaborati e una musica ipnotica.
La combinazione di trucco dettagliato, gesti simbolici e una storia ricca di significato ha creato un’atmosfera magica e quasi surreale.
Inoltre, è stato emozionante assistere a una dimostrazione di Kalaripayattu, una delle arti marziali più antiche del mondo. Gli atleti, con incredibile agilità e forza, eseguono movimenti che fondono tecniche di combattimento a mano nuda e non con una profonda filosofia spirituale.
Il Kerala è un viaggio all’insegna della natura, del relax e dei ritmi lenti, dove la spiritualità e la cordialità delle persone si intrecciano con paesaggi mozzafiato e tradizioni millenarie. Se cercate una fuga che vi permetta di rigenerarvi nel corpo e nella mente, il Kerala è la destinazione che fa per voi.
Lasciatevi cullare dai suoi paesaggi, coccolare dall’Ayurveda e affascinare dalla sua cultura.
Inoltre, ciò che rende il Kerala davvero speciale è il suo impegno verso la sostenibilità: dalle pratiche agricole ecocompatibili nelle piantagioni di tè e spezie, alla gestione responsabile delle risorse naturali nelle backwaters. Anche le strutture alberghiere contribuiscono a questo approccio, eliminando gradualmente l’uso di plastica, come le bottiglie d’acqua, a favore di soluzioni più ecologiche. Qui, il rispetto per l’ambiente è al centro di ogni esperienza, invitando i viaggiatori a partecipare a un turismo consapevole e in armonia con la natura.”
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