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baia del relitto
Pubblicato il 17 Giugno 2024

I TESORI DI ZANTE

Appena rientrate da Zante, abbiamo ancora negli occhi le sfumature del mare di questa isola greca, che è andata ben oltre le nostre aspettative.
Nell’ideale la Grecia è rappresentata dalle casette bianche cicladiche e spesso le isole ionie sono meno conosciute. In realtà trovarci così bene e innamorarci di quest’isola dal mare cristallino, che a tratti ci portava nei Caraibi o in Sardegna, è stata una sorpresa inaspettata.

Abbiamo alloggiato nella località tranquilla di Amoudi, dove in pochi giorni sembrava già di stare in famiglia. Ovviamente ci sono anche località più animate come Laganas, Tsilivi, Alykanas, o la capitale Zante, solo per citarne alcune.
Abbiamo avuto modo di scoprire Zante per mare e per terra per conoscere, almeno in parte, quello che ha da offrire.
Non si poteva cominciare che dalla costa occidentale dove si trova l’iconica Baia del Relitto, oltre a scogliere bianche a picco sul mare, fiordi e grotte dove il mare diventa blu cobalto. Arrivare con la barca (si può solo fare una sosta fotografica) di fronte al relitto è davvero emozionante, per non parlare della vista dall’alto. Sempre sulla costa occidentale da non perdere la navigazione della Laguna Blu e della Costa Deserta.
Abbiamo proseguito con la visita di una Zante meno conosciuta, fatta di villaggi abbandonati, monasteri silenziosi e paesini tra le montagne dove vivono ulivi millenari. A Zante infatti vedrete un susseguirsi continuo di alberi di ulivo che producono quasi il 30% dell’olio greco. La scoperta di una Zante nascosta ci ha portato fino ad una scogliera da cui ammirare il tramonto che illumina le baie sottostanti; per terminare la serata in una tipica taverna in posizione panoramica, dove abbiamo perso il conto delle portate che continuavano ad arrivare in tavola.
Non può poi mancare la visita del Parco Marino dove tra le acque verdi nuota tranquilla la tartaruga caretta caretta. L’isola di Zante è uno dei luoghi più importanti per la nidificazione di queste tartarughe. Siamo riuscite anche ad avvistare la rara foca monaca del Mediterraneo, di cui esistono solo settecento esemplari. Lasciate le tartarughe abbiamo raggiunto le grotte di Keri e una piccola spiaggetta di ciottoli bianchi, dove il mare azzurro faceva contrasto con il bianco delle alte scogliere. Ultima tappa di questa escursione l’isola di Marathonisi, in parte recintata perché le tartarughe hanno deposto qui le loro uova.
Queste sono solo alcune delle attrattive dell’isola, oltre ovviamente alle numerose spiagge e fiordi che sono tutte da scoprire.
Ovviamente non si può dimenticare la gustosa e varia cucina greca: yogurt, moussaka, feta cucinata in tutti i modi, souvlaki, gyros, pita e pesce fresco da mangiare di fronte al mare.
Ultimo, ma non per importanza, l’ospitalità greca vi accompagnerà per tutto il viaggio e non vi farà pensare altro che a tornare.

Leggi qui uno dei nostri itinerari a Zante