Africa

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• Visitare le pitture rupestri delle colline di Tsodilo, nel Nord del Botswana. Le colline, venerate dai popoli San e Hambukushu, si elevano tra la terra arida del deserto del Kalahari. Qui si sono trovati resti risalenti a 60.000 anni fa, per questo è uno dei siti archeologici più antichi di tutta l’Africa 
• Essere accompagnati dai popoli Basarwa per un safari nel Kalahari alla ricerca della flora autoctona 

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• Fare un tuffo nella storia raggiungendo il complesso archeologico di Giza con le sue Piramidi e la misteriosa Sfinge. Non lontano dal Cairo sorge anche la necropoli di Saqqara con la sua piramide a gradoni 
• Gettarsi nel caos e nei clacson del Cairo. Il Museo Egizio, la Cittadella, la moschea di Az-Azhar e il brulicante souq di Khan el-Khalili sono solo alcuni dei must della capitale, in grado di affascinare per i suoi profumi di spezie e i suoi colori 
• Navigare sulle leggendarie acque del Nilo fino a Luxor, antica capitale del regno: il tempio di Luxor, le possenti colonne dell’ampio tempio di Karnak e ovviamente il tempio di Hatshepsut, la Valle dei Re e delle Regine sono una tappa obbligata
• Spingersi nel profondo sud per ammirare lo spettacolare tempio di Abu Simbel con le sue enormi statue che vigilano all’ingresso 
• Visitare le isole sul Nilo nei pressi di Aswan, come l’isola Elefantina o quella di Agilkia che custodisce il tempio di Philae. Ad Aswan inoltre non si può perdere la grande diga e i coloratissimi villaggi nubiani
• Lasciare il Nilo per raggiungere le rive del Mediterraneo presso Alessandria. Qui si visitano gli antichi resti greci e romani, la cittadella di Qatibay, l’isola di Faro e la nuova biblioteca  
• Attraversare il Deserto Occidentale per arrivare nell’oasi di Siwa, abitata dai berberi. qui si trovano palme da dattero e ulivi, ma anche sorgenti termali e i resti dell’Oracolo di Amon, uno dei più sacri dell’Antico Egitto 
• Scalare il Monte Sinai per ammirare l’alba che illumina il Monastero di Santa Caterina, il più antico della Cristianità 
• Immergersi nei profumi e nei colori dei tradizionali souq: spezie, essenze, frutta secca, oggetti in pelle ovviamente da contrattare
• Scoprire le principali oasi immerse nell’arido deserto, come ad esempio Bahariya, Farafra, Dakhla o Kharga 

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• Visitare l’antica capitale Axum che secondo la leggenda custodisce l’arca dell’alleanza, nella quale erano custodite le “tavole della legge”
• Ammirare le chiese rupestri della regione settentrionale del Tigray: fra queste Debre Damo è raggiungibile solo arrampicandosi con una corda oppure Medhanealem Adi Kesho, con i suoi bei dipinti. Purtroppo molte di queste chiese sono aperte solo agli uomini 
• Dedicare giornate intere alle chiese monolitiche di Lalibela, complesso di undici chiese protette dall’Unesco 
• Raggiungere Gondar, ai piedi dei monti Simien, dove si trova il grande castello del re Fasiladas che si anima durante la celebrazione del Timkat
• Spingersi a sud per esplorare la Valle dell’Omo, zona dalla straordinaria importanza etnografica vista la presenza di numerose etnie come Dorze, Turmi, Hamer, Ari, Dassanech, Tsemay o Erbore solo per citarne alcune. Ognuna di esse si differenzia dall’altra e ciò è ben visibile visitando un mercato tradizionale che raduna più gruppi etnici
• Assistere a celebrazioni tradizionali come il Natale Copto, il Timkat o il salto del toro dei popoli Hamer  
• Navigare sul lago Tana per raggiungere le chiese di Ura Kidane Mehret o Azoa Mariam
• Osservare i raccoglitori di sale Afar in Dancalia
• Visitare la capitale Addis Abeba con il museo etnografico e quello nazionale che ospita i resti di Lucy, il primo essere umano di epoca preistorica  

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• Visitare Nairobi, chiamata anche la città verde, con il suo mix di culture e religioni. Si consiglia di visitare il Nairobi National Museum per conoscere la storia, l’arte e la cultura del Kenya; il National Railway Museum per fotografare gli antichi treni a vapore della East African Railways; le numerose gallerie d’arte come la Banana Hill Gallery o la Nairobi Gallery; la moschea Jamia con le cupole bianche e archi dorati 
• Passeggiare, accompagnati da una guida, tra le strade di Kibera, uno dei tanti slum (baraccopoli) che caratterizzano la capitale
• Visitare Mombasa, situata su di un’isola collegata da due ponti alla terra ferma. Qui si ammirano fortificazioni del XVI secolo, architettura shwaili e moschee islamiche. Da non perdere il Fort Jesus che domina il porto
• Conoscere le tradizioni e gli usi di un villaggio Masai, oltre ad assistere alle lezioni di formazione dei guerrieri
• Scoprire i resti della città perduta di Gede immersi nella giungla tra maestosi baobab e abitata da decine di scimmiette.
• Recarsi a Lamu, antica cittadina di tradizione swahili con il suo Forte Lamu, numerose moschee tra cui quella di Riyada, i suoi siti archeologici e la Swahili House Museum che ospita il Lamu Museum 

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• Visitare la capitale Antananarivo con il Palazzo della Regina, un tempo residenza dei sovrani del Madagascar; il museo di Andafiavaratra dedicato alla storia del Paese che espone manufatti, oggetti d'arte oltre alla cattedrale di cattedrale di Andohalo. Nelle vicinanze della città si trova anche il Palazzo Reale di Ambohimanga, riconosciuto patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. È un importante centro culturale e spirituale, con edifici storici, tombe reali e una vista panoramica sulla campagna circostante.
• Perdersi nel vivace mercato di Zoma ad Antananarivo, sperimentando la vivacità della cultura malgascia attraverso l'artigianato locale, la musica e l'atmosfera animata.
• Esplorare le strade di Antsirabe, città termale famosa per le sue terme e la sua architettura coloniale, ammirando case colorate e visitando la sua tipica cattedrale.
• Immergersi nelle tradizioni malgasce ammirando Fianarantsoa, una delle città più antiche del Madagascar, e la sua Città Vecchia è un labirinto di stradine acciottolate, chiese e edifici storici.
• Conoscere la cultura dei pescatori Vezo, tra le località costiere di Anakao e Tulear. Qui si visitano i tipici villaggi locali e si assapora la cucina locale.

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• Esplorare la splendida Marrakech, città frenetica e colorata, dove più storie e tradizioni si incontrano in un mix di stili berberi, arabo-andalusi e islamici. Il Palazzo di El Bahia, la medersa di Ali ben Yousef, i coloratissimi giardini di Majorelle, le vie strette della medina, i chiassosi souk in cui contrattare ogni acquisto per finire con il simbolo della città, ovvero la Piazza Jemaa el Fna, punto di raccolta di artisti di strada, incantatori di serpenti e musicisti 
• Passeggiare nell’elegante città imperiale di Rabat, affacciata sull’oceano e dai ritmi più rilassati. Nella capitale amministrativa non bisogna perdere la medina e la Kasbah di Oudaya caratterizzata da bellissimi giardini. Non molto lontano da Rabat, meritano una visita i resti romani di Volubilis e la piccola città imperiale di Meknes, denominata la “città dei cento minareti”
• Ammirare l’intrico di vie che costituiscono la medina medievale di Fez, dichiarata Patrimonio dall’Unesco. Tra le stradine di Fez si possono scoprire antiche scuole coraniche “Medersa”, la moschea di Karaouine, la fontana di Nejjarine e i laboratori artigianali. Da non perdere una sosta alle concerie per la lavorazione della pelle 
• Effettuare una sosta a Casablanca, enorme metropoli dall’aria cosmopolita con la maestosa moschea di Hassan II 
• Vagare senza meta tra le strade della città blu di Chefchaouen o per quelle della città degli artisti di Asilah, nota per i suoi murales  
• Osservare i pescatori che riparano le reti sulle spiagge di Essaouira, città bianca con una bellissima medina che ha attirato e continua ad attirare numerosi artisti interessati all’arte e alla musica gnaoua. Altra località che ha ispirato molti artisti è  Azemmour
• Fare un tuffo nel passato visitando le numerose kasbah, ovvero città fortificate: solo per citarne qualcuna la cinematografica Ksar Ait Ben Haddou, Telouet sull’Alto Atlante, Tamnougalt lungo la valle di Draa o Amridil nell’oasi di Skoura
• Avvicinarsi alla cultura berbera visitando i villaggi remoti di Asni, Imlil o Ouirgane oppure con la cultura beduina soggiornando nel deserto  
• Raggiungere Ouarzazate: oasi pre-sahariana che è diventata un vero e proprio set cinematografico, con la bellissima kasbah di Taourirt considerata una delle meglio conservate 
• Arrivare nella parte settentrionale del Paese per visitare la bellissima medina bianca di Tetouan, con il suo vivace porto 

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• Visitare il mercato locale di Port Louis a Mauritius, o quello di Port Mathurin sull’isola meno visitata di Rodrigues. Il modo giusto per entrare in contatto con i mauriziani intenti negli acquisti di frutta tropicale e spezie  
• Percorrere la Strada del Tè che attraversa l’antica piantagione di Bois Chéri e arriva alla dimora coloniale di Domaine des Aubineaux
• Immergersi nella cultura mauriziana creata dalla fusione delle culture europee, africane e asiatiche. Da non perdere uno spettacolo di segà, dal ritmo travolgente 
• Visitare il lago vulcanico Ganga Talao, o Grand Bassin, meta di pellegrinaggio dei fedeli induisti. Se ci si spinge verso nord, a Triolet, si trova il Maheswarnath Mandir, il più grande tempio indù di Mauritius 
• Perdersi fra le strade del villaggio di pescatori di Mahébourg, con le sue case coloniali, il museo navale e le bancarelle colorate del mercato. Da Pointe Canon si può fotografare la Lion Mountain, la catena montuosa di Grand Port e l’isola di Mouchoir Rouge  

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• Visitare le città di Windhoek, Swakopmund e Luderitz, permeate dalla cultura tedesca che è ben visibile nei suoi edifici risalenti al periodo coloniale 
• Avventurarsi tra gli edifici abbandonati di Kolmanskop, città fantasma dove la sabbia del deserto ha preso il sopravvento
• Conoscere da vicino le popolazioni tribali: gli Himba nel Kaokoland o i Boscimani del Kalahari, che vivono ancora seguendo i ritmi della natura 
• Fare un tuffo nel passato ammirando le incisioni rupestri di  Twyfelfontein, risalenti a più di 6000 anni fa e opera dei cacciatori boscimani San
• Raggiungere la parte settentrionale della Skeleton Coast per osservare i relitti delle navi naufragate nelle acque agitate dell’oceano   

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• Visitare la capitale Saint Denis, con la sua cattedrale cattolica del XIX secolo, la moschea Noor-e-Islam, la più antica di Francia, il Grand Marché e la Maison Carrère; oppure la cittadina di Saint Pierre, sulla costa sud occidentale, con il suo bel centro storico 
• Immergersi nei colori e profumi del mercato di Saint Paul, vivace cittadina portuale lungo la costa occidentale. Un susseguirsi di bancarelle di frutta, artigianato, spezie e le tradizionali caramelle al peperoncino (samosa)
• Effettuare un tour alla scoperta delle bellissime case creole: come ad esempio La Maison Folio a Hell-Bourg; La Maison d’Edith a Saint-Denis, Le Musée de Villèle a Saint Gilles les Hauts oppure le case colorate sparse per il villaggio di Entre Deux   
• Osservare le sculture policrome del tempio Tamil di Saint André 
• Raggiungere il sud selvaggio e la località di Saint Philippe per immergersi nel giardino dei profumi e delle spezie. Si ammirano piante di ylang-ylang, vetiver, orchidee, chiodi di garofano e molto altro
• Assistere ad uno spettacolo di Maloya, un misto di musica, danze e canti che sono stati tramandati da generazioni e generazioni  
• Conoscere i metodi di lavorazione e produzione della vaniglia visitando la cooperativa di Provanille, a Bras-Panon, responsabile di circa l'80% della produzione dell’ottima varietà di vaniglia Bourbon 
• Acquistare centrini, tovaglioli e asciugamani ricamati dalle sapienti mani delle donne di Cilaos, famosi in tutta l’isola  

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• Visitare la capitale Dakar con la sua Medina, la corniche, i mercati di Tilène, Kermel o Sandaga e il Museo Etnografico IFAN che raccoglie prodotti artigianali provenienti da tutta l’Africa Occidentale. Per un po’ di tranquillità perché non raggiungere l’isola di N'Gor
• Perdersi tra i palazzi coloniali dai toni accesi dell’Isola di Gorée, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La Casa degli Schiavi e il museo sono un must per comprendere il tragico destino degli schiavi. Gorée è oggi però popolata da artisti che le hanno dato nuova vita 
• Divincolarsi tra le stradine della città vecchia di Saint Louis, caratterizzate da palazzi coloniali dal fascino un po’ decadente o nell’animato porto vecchio. Da non dimenticare il ponte di Faidherbe Bridge, progettato da Gustave Eiffel
• Ammirare uno dei tanti villaggi di pescatori, come quello di Kayar, brulicante di tradizionali piroghe colorate oppure Joal Fadiouth, con la sua isola delle conchiglie 
• Fare ingresso a Touba, città santa per la confraternita islamica Mouride, con la sua Grande Moschea abbellita da marmi bianchi e tappeti pregiati 
• Fare spese nei tanti mercati artigianali, come quelli di Kaolack o Ziguinchor, che propongono gli splendidi tessuti bogolan o batik, prodotti in legno intagliato, gioielli, spezie e molto altro
• Avvicinarsi alla cultura del popolo nomade Peul (o Fulani) del Deserto di Ferlo; i Serer del Delta del fiume Saloum o i Diola nella Casamance 
• Partecipare ad uno dei numerosi festival, come quello del Jazz di Saint Louis   

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• Girovagare fra le numerose gallerie d’arte presenti a Mahè e Praslin 
• Ammirare il tempio induista di Arul Mihu Navasakthi Vinyagar  con le sue coloratissime decorazioni; la torre dell’orologio, copia in miniatura dell’orologio del ponte di Londra, trasportata a Victoria quando le Seychelles divennero colonia inglese
• Perdersi tra le bancarelle del Victoria Market 
• Visitare l’antico orto botanico di Mont Fleuri, con le sue numerose specie di piante endemiche ed esotiche
• Tornare indietro nel tempo visitando l’Union Estate di La Digue, dove si trova un mulino tradizionale, un antico forno e il cimitero dei coloni 

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• Visitare la città meravigliosa di Cape Town con il suo castello di Buona Speranza, il vecchio municipio Old Town House, St George’s Mall, la St George’s Cathedral e il vivace Victoria & Alfred Waterfront. Da non perdere i quartieri in stile olandese e vittoriano di Heritage Square e Long Street, e quello colorato di Bokaap
• Raggiungere in traghetto Robben Island, dichiarata Patrimonio dell’Unesco, dove si trova il carcere di massima sicurezza dove Nelson Mandela trascorse 27 anni della sua vita
• Conoscere Johannesburg, con il suo quartiere di Soweto per scoprire la storia dell’apartheid 
• Visitare le pittoresche cittadine della zona vinicola delle Winelands; la vivace città di Durban, un mix di atmosfere coloniali, africane e indiane con le sue belle spiagge; la cittadina di Knysna con la sua suggestiva laguna
• Addentrarsi in una delle tante township che vivono ai margini delle città: un modo per comprendere meglio la complessa situazione del Paese in cui sono ancora molto forti le disuguaglianze tra persone bianche e di colore
• Conoscere la popolazione di Zulu visitando la splendida regione di KwaZulu-Natal

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• Visitare la capitale Khartoum che si affaccia sul fiume Nilo, con il Palazzo Presidenziale e il Souq, oltre al Cimitero di guerra, il National Museum con la collezione archeologica nubiana più grande al mondo e il Museo Etnografico.  
• Ammirare l’antica città di Meroë caratterizzata da oltre duecento piramidi nubiane
• Raggiungere la zona di Soleb dove si trova il tempio egizio meglio conservato di tutta la Nubia sudanese
• Visitare i resti archeologici di Karima, antica Napata, con ad esempio la necropoli di El Kurru o le rovine del tempio di Amon o il sito di Dongola con le rovine di antiche chiese cristiane
• Osservare le tradizionali case nubiane dalle porte dipinte e dai grandi cortili 
• Assistere alla cerimonia dei Dervisci a Omdurman presso la tomba del leader sufi Ahmed al Nil
• Ammirare il colonnato ancora intatto del bel sito archeologico di Musawarat es Safra

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• Conoscere le tradizioni e gli usi delle centinaia di tribù locali diffuse in tutto il Paese: dai Masai ai Datoga, dai Sukuma ai Matengo e ai cacciatori Hadza
• Perdersi nelle stradine di Stone Town (in swahili Mji Mkongwe, ovvero città vecchia) a Zanzibar. Qui si ha modo di osservare un crogiolo di stili architettonici in quanto la città era un punto di passaggio della Via delle Spezie 
• Immergersi nei caotici mercati di Dar es Salaam, come ad esempio l’enorme mercato del pesce di Kivukoni o quello di Mwenge dedicato agli oggetti in legno intagliato. Per chi ama i tessuti dai colori sgargianti, perchè non acquistare batik, kikoi, kanga o kitenge
• Visitare la Gola di Olduvai, importante sito archeologico che contiene le prime prove dell’esistenza dei primi esseri umani
• Visitare il villaggio culturale di Materuni sulle pendici del Kilimanjaro e abitato dai popoli Chagga. Qui si ha modo di visitare il villaggio, le cascate e una piantagione di caffé    

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• Conoscere la cultura dei pigmei Batwa nella foresta di Bwindi. Accompagnati da una guida Batwa si ha modo di apprendere come raccolgono il miele e le piante medicinali, come cacciano e come sono costruite le loro abitazioni
• Visitare la capitale Kampala, enorme metropoli affacciata sul Lago Vittoria e adagiata su sette colli. Qui si trovano il complesso dell’Uganda National Cultural Centre, il Palazzo del Parlamento, la famosa galleria Nommo con esposizioni di arte contemporanea dell’Africa orientale, il Museo Nazionale in cima alla collina di Kitante e i suoi mercati 
• Muoversi a bordo di una canoa tra le 29 isole del lago Bunyonyi. Si possono visitare villaggi tradizionali e la Punishment Island dove in passato erano abbandonate donne che rimanevano incinte prima del matrimonio

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• Visitare il Livingstone Museum in cui sono conservati lettere e diari del grande esploratore e missionario, ma anche manufatti tradizionali e preistorici. Sempre a Livingstone si trova il Maramba museum dedicato alla conservazione dell’arte e cultura locale 
• Raggiungere la casa di campagna in stile inglese di Shiwa Ngandu, opera dell’aristocratico Sir Stewart Gore-Browne
• Osservare le pitture rupestri dei popoli San all’interno delle Nsalu Cave che risalgono ad almeno 20.000 anni fa 
• Ammirare il Victoria Falls Bridge che attraversa il fiume Zambesi in prossimità delle Cascate Vittoria ed è frutto dell’ingegno di Cecil Rhodes. Il ponte, che unisce Zambia e Zimbabwe misura 198 metri, ha un solo arco parabolico lungo 156,5 metri, senza piloni di sostegno e si trova ad un’altezza di 128 metri

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• Visitare il sito archeologico di Great Zimbabwe, protetto dall’Unesco, per conoscere la storia delle popolazioni che vivevano qui prima dell’arrivo del colonialismo tra il VIII e il XIV secolo oppure le rovine di Khami, antica capitale Butua - Torwa
• Ammirare le pitture rupestri boscimane presenti nelle grotte del Parco Nazionale di Matopos. All’interno del parco si trova anche la tomba di Cecil Rhodes
• Osservare nella capitale Harare il giardino botanico o il Chapungu Sculpture Park, parco abbellito da numerose statue di artisti locali e di tutta l’Africa Meridionale 
• Dirigersi nella verdeggiante zona degli altopiani orientali per ammirare il giardino botanico di Bvumba, piantagioni di tè e caffè

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