Asia

• Scoprire le bellezze antiche e moderne della capitale Riad
• Visitare Gedda e le sue case ottomane costruite con il corallo
• Ammirare il sito storico Patrimonio dell’Unesco di Madaen Saleh, l’antica Hegra, dove si trovano più di cento tombe risalenti ai Nabatei, scavate nella roccia e  sparse nel deserto. Per questo viene chiamata la Petra dell’Arabia Saudita
• Passeggiare tra le vie antiche della storica Al Ula, oasi situata lungo la via dell’incenso. Qui si trovano imponenti montagne di arenaria e antichi siti risalenti ai Dadan e Lihyan. 
• Perdersi tra i palazzi, moschee e i resti dell’antica Diriyah, dove si insediarono le tribù al Saud
• Conoscere la storia e la cultura islamica radicata nelle città di Medina e la Mecca, visitabile solo dai fedeli musulmani
• Perdersi nell’esposizione del King Abdulaziz Center for World Culture, centro culturale che ospita una biblioteca di circa 200000 libri.  

• Visitare la capitale Yerevan con il memoriale e il museo del genocidio, la biblioteca Matenadaran che conserva antichi manoscritti, il Complesso delle Cascate e i mercati Vernissage e quello centrale. Da lontano si scorge la sagoma del monte sacro Ararat 
• Ammirare vedute uniche visitando i monasteri di Sevanavank, Khor Virap con il monte Ararat di sfondo, Kecharis, Noravank, Hovhannavank o Saghmossavank solo per citarne alcuni
• Conoscere la storia delle croci khachkars di origine medievale all’interno del cimitero di Noraduz
• Ammirare gli splendidi affreschi della cattedrale di Echmiadzin, la più antica al mondo o quelli del monastero fortezza di Akhtala  
• Fare un tuffo nel passato visitando il tempio pagano di Garni, il caravanserraglio di Selim tappa della Via della Seta, la scenografica Fortezza di Amberd o l’osservatorio astronomico del complesso megalitico di Karahundj
• Passeggiare sulle strade del centro storico di Gyumri o della Vecchia Dilijan
• Visitare i siti architettonici protetti dall’Unesco di Haghpat e Sanahin
• Assistere ad un concerto del tradizionale strumento musicale duduk o del ballo folk Kochari

• Iniziare le visite con la capitale Baku, con il suo mix tra passato e futuro. Da non perdere le strade acciottolate, le moschee, gli antichi palazzi della Città Vecchia; ma anche le costruzioni moderne delle Flame Towers, del Crystal Hall e dell’elegante Heydar Aliyev Center. Infine di grande interesse è il museo del tappeto, non solo per le sue esposizioni ma anche per la forma raffigurante un tappeto arrotolato
• Raggiungere l’antica capitale Shamakhi, con l’enorme Moschea di Juma, il Mausoleo dei Re, il Mausoleo di Diri Baba e il bazaar dove acquistare bellissimi tappeti 
• Passeggiare nella pittoresca località di Sheki e il palazzo Khansarai dalle vetrate effettuate con centinaia di cocci di vetro. Non lontano valgono una visita i piccoli villaggi di Kish e Ilisu
• Entrare in un’atmosfera fuori dal tempo ammirando Lahij, immersa tra i panorami caucasici. Questa cittadina, dalle strade in pietra e dove gli abitanti si spostano ancora a cavallo, è nota per la lavorazione del rame e per l’uso di un dialetto derivante dal farsi. Anche visitando i villaggi montani, nella zona di Quba, sembra di entrare in un’altra epoca come ad esempio a Khinalig abitato da 5000 anni 
• Fare un tuffo nella storia visitando i resti archeologici presenti nella zona di Qabala, capitale dell’antico Regno dell’Albania Caucasica; e i siti rupestri nella Riserva del Gobustan
• Conoscere di più la religione zoroastriana visitando il tempio del Fuoco di Ateshgah, dove fino al 1969 ardeva un fuoco naturale
• Raggiungere la remota Repubblica Autonoma del Nakchivan, enclave azera all’interno del territorio armeno, dove si pensa trovò rifugio e venne sepolto Noè
• Visitare Ganja, stazione di riposo durante la Via della Seta, con i suoi bei giardini, gli antichi hammam, la moschea, il caravanserraglio di Shah Abass e l’Imamzade Mausoleen Qum 

• Visitare la caratteristica Paro, incastonata in una valle verdeggiante creata dai fiumi Paro e Wang. Sicuramente da non perdere il Rinpung Dzong per ammirare la bellissima architettura bhutanese, il Museo Nazionale per avvicinarsi alla ricca cultura locale e i numerosi mercati dove assaggiare la carne di yak
• Raggiungere a piedi l’iconico Taktsang Lhakhang, anche detto Tiger's Nest, in posizione arroccata da brividi. Secondo la leggenda Guru Rimpoche rimase qui a pregare per 3 mesi. Non lontano da qui vale la pena una sosta all’Ugyen Pelri Palace e al piccolo Jangsarbu Lhakhang
• Visitare la capitale senza semafori di Thimphu, protetta dall’alto dall’enorme statua di Buddha Dordenma. Non possono mancare il Trashi Chhoe Dzong e quello di Tango e il mercato del fine settimana. Lo stadio dove osservare gli atleti che si allenano nello sport nazionale del tiro con l’arco, la fabbrica della tradizionale carta Junghshi, l’Istituto di Medicina Tradizionale e quello Zorig Chusum
• Perdersi nelle strade dell’antica capitale Punakha con l’imponente monastero situato lungo la riva del fiume e la scuola monastica di Nalanda
• Spingersi verso est verso il distretto di Bumthang, il centro spirituale del Bhutan. Si ha modo di visitare il Jakar Dzong, l’antico Jambay Lhakhang e Kurjey Lhakhang, anch’esso legato a Guru Rimpoche. In queste vallate la popolazione vive ancora come se il tempo si fosse fermato
• Assistere ad un Tshechu, festival locale dove i monaci, che indossano maschere dipinte e abiti colorati, si dedicano alle danze religiose chiamate Cham. Il culmine delle celebrazioni si ha con l’esposizione di enormi Thongdrel decorati a mano
• Pernottare presso una famiglia locale nella incontaminata campagna bhutanese. Un modo per immergersi in questa cultura tradizionale, cucinare piatti locali come momo o ema datshi, aiutare i padroni di casa nei lavori nei campi 
• Raggiungere le remote e poco frequentate regioni orientali del Bhutan per incontrare le popolazioni brokpa, ad esempio a Merak o Sakten; oppure percorrere il Laya-gasa trek e incontrare i popoli laya, dai vistosi cappelli in bambù 

• Visitare lo spettacolare complesso templare di Angkor, sito protetto dall’Unesco ed espressione della grandiosità Khmer: Angkor Wat, una delle meraviglie del mondo; Bayon con i suoi volti sorridenti di Buddha; Ta Prohm immerso nella giungla; Banteay Srey in arenaria rosa e ancora il complesso di Roluos
• Ammirare la capitale Phnom Penh con la Pagoda d’Argento, il Wat Phnom e il bellissimo Palazzo Reale. Per conoscere la storia della dittatura dei khmer rossi non bisogna perdere i campi di sterminio e il museo del genocidio Toul Sleng. Per lo shopping sicuramente non possono mancare il mercato centrale e quello russo
• Osservare gli abitanti che vivono nelle palafitte sulle acque del lago Tonle Sap o fare una passeggiata lungo le rive del Mekong nella città coloniale di Kampong Cham
• Fare una passeggiata nella cittadina coloniale di Battambang, tra botteghe francesi, caffè rilassati, gallerie d’arte. Non lontano dalla città si trovano i templi di Phnom Banan e Phnom Sampeau, quest’ultimo in serata viene sorvolato da migliaia di pipistrelli che escono dalle grotte circostanti 
• Conoscere i Phnong nella zona remota di Mondolkiri oppure le diverse etnie tribali che abitano la Provincia di Ratanakiri
• Scoprire la storia di Sambor Prei Kuk, complesso di templi risalente al VII secolo e considerato il più antico del Paese, anteriore ad Angkor

• Iniziare dalla capitale Pechino, una città sterminata e brulicante di persone sempre in movimento. Qui la storia si respira visitando mete imperdibili come la Città Proibita, il Tempio del Cielo, il Palazzo d’Estate, il Tempio di Confucio, le tombe Ming, senza dimenticare la Piazza Tienanmen simbolo della città e gli stretti vicoli chiamati hutong
• Stupirsi di fronte alla grandiosità della Muraglia Cinese a Badaling, Mutianyu o Huanghuacheng 
• Ammirare lo skyline dei grattaceli di Shanghai e Hong Kong
• Fare un tuffo nel passato visitando Xian con il suo esercito di terracotta. Le stradine di Pingyao, Lijiang o Dali nello Yunnan, Suzhou sul Lago Taihu, l’antico borgo di Tongli o le pagode di Guilin   
• Osservare le bellissime statue buddhiste presenti nelle grotte di Mogao, Longmen, Yungang, Maijishan o il Buddha gigante di Leshan vicino a Chengdu  
• Effettuare un tour alla scoperta delle etnie presenti nello Yunnan o nel Guizhou: Yi, Bai, Miao, Dai, Hani, Dong e molte altre ognuna con una forte identità culturale che si manifesta negli abiti, nella cucina, nelle feste 
• Visitare i bellissimi monasteri: Potala o Jokhang di Lhasa, Samye, Drepung, Tashilumpo o Sakya in Tibet solo per citarne alcuni, oppure il Sumtsenling a Zhongdian (Shangri-La) in Yunnan o quello di Labrang nel Gansu 
• Entrare in un’atmosfera fuori dal tempo visitando le suggestive città di Fenghuang, Langzhong, Yangshuo, Zhujiajiao, Xidi o Tuxi 
• Raggiungere la città di Kashgar, tappa della via della seta, in occasione del mercato del bestiame della domenica; oppure quella di Turpan, sempre nello Xinjiang, per visitare le rovine di Jiaohe e Gaochang, le grotte Bezeklik, il minareto Emin e le Montagne Fiammeggianti
• Scoprire la città nera di Khara Khoto nel deserto di Badain Jaran   
• Ammirare lo straordinario lavoro dell’uomo con le terrazze di Longji, Yuanyang, Jiabang, Yunhe o Honghe Hani; oppure con le piantagioni di tè a Huangsan, Fujian o Hangzhou

• Visitare la dinamica capitale Seoul, dove antichi templi si affiancano a grattacieli ultramoderni. Da non perdere una visita ai palazzi imperiali, in modo particolare il Palazzo Gyeongbokgung, i mercati di Gwangjang e Namdaemun; la N Seoul Tower; i vivaci quartieri di Itaewon e Hongdae o l’elegante Gangnam; il centro commerciale Dongdaemun Design Plaza progettato da Zaha Hadid o passeggiare al parco Banpo Hangang
• Raggiungere la zona demilitarizzata tra le due Coree e conoscere la storia della guerra coreana 
• Fare un tuffo nel passato, ai tempi della dinastia Joseon, visitando i villaggi tradizionali Hanok come quelli di Bukchong, Jeonju o Hahoe. Hanok solo le case tipiche coreane con tetti di tegole
• Visitare il tempio di Beopjusa, situato ai piedi delle montagne, è uno dei più antichi del paese 
• Scoprire la città di Gyeongju, con il palazzo Donggung, risalente ai Shilla, il museo nazionale, il tempio sotterraneo Seokguram e quello di Bulguksa, che racchiude bellissime statue buddhiste. Da non perdere anche l’osservatorio astronomico Cheomseongdae, il più antico dell’estremo oriente e il Parco delle tombe imperiali Daerungwon 
• Spingersi all’estremo sud per visitare la città portuale di Busan, con lo scenografico tempio Haedong Yonggungsa, affacciato sulla costa, il colorato villaggio culturale Gamcheon, il mercato di Gukje e quello del pesce di Jalkachi 

• Visitare la scintillante Dubai con la parte storica di Bur Dubai che costeggia il creek dove si trovano numerosi suq come quello dell’oro e dei tessuti. La Moschea di Jumeirah costruita in pietra bianca e il quartiere di Al Bastakiya. Costruzioni ultramoderne la faranno da padrona con l’hotel 7 stelle Burj al Arab conosciuto come la vela e l’altissimo Burj Khalifa. Inoltre si trovano l’isola artificiale a forma di palma di Palm Jumeirah, il Dubai Mall o il Dubai of Emirates. Di interesse anche la nuova Biblioteca Mohammed bin Rashid dal particolare design che vuole rappresentare un libro aperto e il Museo del Futuro
• Raggiungere l’emirato di Abu Dhabi per una passeggiata lungo la corniche. Non può mancare una visita all’enorme moschea bianca dello Sceicco Zayed e l’Heritage Village. Infine il lussuoso Emirates Palace e l’Abu Dhabi Louvre, progettato dall’architetto Jean Nouvel
• Allontanarsi dalla frenesia visitando l’emirato di Fujairah, separato dal resto del Paese dalla catena montuosa dell’Hajar. Qui si può ammirare l’antica moschea Al Bidya e la Fortezza di Fujairah 
• Raggiungere il piccolo emirato di Ajman con l'omonimo museo situato all’interno di una fortezza del XVIII secolo, il Dhow Yard e il sito archeologico di Mowaihat
• Spingersi nella città di frontiera di Al Ain, parte di Abu Dhabi. Qui si ammira il museo nazionale, l’antico forte Al Jahili oltre ai suq tradizionali come quello dedicato ai cammelli. Salendo in cima al monte Jebel Hafeet si può godere di un bel panorama sul deserto
• Immergersi nelle tradizioni visitando Sharjah, nominata capitale culturale degli Emirati Arabi Uniti dall’UNESCO 

• Visitare la capitale Manila, con il centro storico fortificato di Intramuros con il Fort Santiago e le case coloniali (ricostruite fedelmente dopo la Seconda Guerra Mondiale), i mercati di Quiapo o il quartiere Binodo
• Passeggiare tra le strade acciottolate di Vigan il cui centro storico coloniale spagnolo è protetto dall’Unesco: botteghe artigianali, palazzi in legno e calessi caratterizzano Calle Crisologo 
• Spingersi fino alle isole Batan, abitate dal gruppo etnico ivatan che parla una propria lingua e, per proteggersi dai tifoni, costruisce le case in parte interrate e con il tetto coperto di erba cogon
• Raggiungere Kabayan per visitare le mummie preservate nelle grotte di Timbac, opera del popolo ibaloi; Sagada con le sue bare in legno poste in caverne di roccia calcarea; le terrazze di Banaue abitate dai popoli ifugao, anche chiamati “Popolo delle Alte Montagne”, noti per l’intaglio del legno  
• Fare un tuffo nel passato visitando la St.Augustine Parish Church o Paoay Church, risalente al 1600 e considerata una delle più antiche chiese cattoliche presenti in Asia

• Visitare la capitale Tbilisi, crocevia tra Occidente e Oriente. La città presenta stradine caratterizzate da terrazze colorate e balconi intagliati nella Città Vecchia ma anche architetture moderne. Da vedere la fortezza Narikala che si raggiunge con una funivia
• Ammirare i bellissimi e numerosi luoghi di culto: il monastero di Poka, sulle rive del lago Paravani; il monastero di Djvari e la vicina Cattedrale di Svetitskhoveli; la fortezza ecclesiastica di Ananuri; l’iconica cattedrale della Trinità di Gergeti o quello di David Gareja
• Raggiungere Vardzia, per ammirare una straordinaria città troglodita scavata nella montagna di Erusheti, ma anche gli affreschi della chiesa della Vergine Maria e i tunnel medievali
• Fare un tuffo nel passato visitando il villaggio arroccato di Saro, con le rovine megalitiche precristiane e la fortezza medievale di Rabati che ospita un’antica moschea, una madrasa e una chiesa cristiana; ma anche la città scavata nella roccia di Uplistsikhe risalente al I a.C
• Ammirare Kutaisi, seconda città georgiana, con il monastero e l’Accademia di Gelati del XII secolo e il bel centro storico
• Assistere ad un concerto all’interno di un patio tradizionale di Tbilisi
• Arrivare nella regione dello Svaneti per soggiornare presso il pittoresco Ushguli, villaggio più alto d’Europa a ben 2400 mslm: da qui si ammira la vista sul ghiacciaio Shkhara

• Visitare l'ultra moderna Tokyo con i suoi variegati quartieri, da Ginza a Shibuya, da Asakusa a Ueno. Luci al neon, grattacieli, templi, ma anche quartieri più tradizionali come Shitamachi fanno di Tokyo una metropoli unica. I musei e le esposizioni della città soddisfano tutti gli interessi: lo Studio Ghibli per gli appassionati di anime, il Museo Nazionale o quello dedicato alla storia Edo sono solo alcuni. Le esperienze che offre Tokyo sono infinite, da non perdere quella culinaria da provare in ristoranti stellati o nelle tradizionali izakaya. A breve distanza da Tokyo, si possono raggiungere ad esempio Nikko, Hakone o Kamakura 
• Perdersi fra i quartieri tradizionali di Kyoto, l’antica capitale, con i suoi meravigliosi templi e santuari. Da Kiyomizu Dera e Kinkakuji, ai torii rossi di Fushimi Inari e al quartiere delle geishe di Gion. Da non perdere una camminata nella Foresta di Bambù di Arashiyama. A breve distanza Nara, i villaggi di Kibune e Kurama, la moderna Osaka, Himeji con il suo castello bianco. 
• Pernottare presso un tempio sul Monte Koya per entrare in contatto con la spiritualità buddista e la natura circostante, oppure presso un tradizionale ryokan dormendo su un futon 
• Visitare l’isola di Naoshima, nel mare di Seto, con le sue installazioni di arte contemporanea
• Ammirare i bellissimi giardini giapponesi di Kenroku-en (Kanazawa), Koraku-en (Okayama) o Kairaku-en (Mito). Qui la ricerca della perfezione e dell’ordine sono una vera e propria arte 
• Visitare la casa di un samurai nel quartiere Nagamachi di Kanazawa; oppure una casa da tè a Takayama. Nei dintorni non è da perdere il villaggio coi tetti a spiovente di Shirakawa-go
• Conoscere il tragico passato visitando il Memoriale della Pace di Hiroshima. Da qui si raggiunge la bellissima isola di Miyajima, le Gole di  Gola Sandankyo e Taishaku, Fukuyama  
• Assistere ad uno spettacolo di sumo, di teatro kabuki, ad un matsuri, ad una cerimonia del tè oppure visitare un laboratorio di tessitura di kimono

• Ammirare la spettacolare Petra, dopo aver percorso lo stretto Siq che ci porta di fronte alla città costruita nella roccia rosa dai Nabatei. Per chi vuole ammirarla illuminata dalle luci delle candele non può mancare l’esperienza di Petra by night. A poca distanza da questo vasto sito archeologico si può raggiungere la Piccola Petra.  
• Visitare il sito romano di Jerash, camminando lungo il suo colonnato color ocra; oppure il teatro romano della capitale Amman, chiamata la città bianca 
• Raggiungere i castelli del deserto di Qasr Al-Kharana, Qusayr Amra e Qasr Al-Azraq, capolavori dell’architettura Omayyade; o il castello di Al-Karak che domina sulla valle del Giordano 
• Ammirare i mosaici di Madaba e salire al Monte Nebo

• Visitare lo straordinario Rajasthan con la città rosa di Jaipur e quella blu di Jodhpur, la romantica Udaipur sul lago Pichola, Jaisalmer al confine con il deserto di Thar, la sacra Pushkar, Bundi coi pozzi a gradoni, Mandawa con le sue haveli o ancora i templi giainisti di Ranakpur
• Conoscere il lato antico e moderno della brulicante capitale Delhi: il Red Fort, la tomba di Humayun, l’India Gate, il Tempio del Loto o i suoi colorati mercati come Chandni Chowk non sono da perdere
• Raggiungere la città di Agra dell’Uttar Pradesh per visitare l’iconico Taj Mahal, ma anche il Forte Rosso e la tomba di Akbar. Non lontano si trova la città fantasma di Fatehpur Sikri
• Immergersi nella spiritualità buddhista degli stati del Ladakh, Sikkim, Himachal Pradesh, Bihar o nella zona del Darjeeling
• Avvicinarsi alla religione Sikh visitando il tempio d’oro di Amritsar
• Partecipare ad una puja lungo le rive del Gange a Varanasi
• Perdersi tra le statue buddhiste e i templi delle grotte di Ajanta, protette dall’Unesco
• Raggiungere l’occidentale Gujarat con i suoi importanti siti archeologici. Lothal e Palitana, la città di Patan con i suoi tradizionali pozzi baoli e il deserto di Kutch abitato da diversi gruppi etnici
• Esplorare lo stato di Orissa, dove vivono più di 60 tribù con la propria lingua e cultura
• Spingersi a sud per visitare gli stati di Kerala e Tamil Nadu. Da non perdere Cochin, i villaggi tradizionali lungo le Backwaters, Chennai, Madurai o Mamallapuram
• Ammirare i templi di Khajuraho, i palazzi di Orchha o i resti archeologici di Hampi
• Vivere l’essenza dell’India con le sue mille contraddizioni visitando Calcutta o immergersi nella sua spiritualità assistendo al Kumbh Mela

• Visitare a Java i meravigliosi resti del tempio induista di Prambanan vicino a Yogyakarta. Oppure quello buddhista di Borobudur, patrimonio Unesco e caratterizzato da bassorilievi e suggestive statue del Buddha. A Bali, l’unica isola induista in un paese a maggioranza musulmana, il numero di templi supera i 20.000, solo per elencare i principali: Pura Besakih, Pura Tanah Lot, Pura Ulun Danu Bratan, Pura Luhur Uluwatu, Pura Luhur Lempuyang
• Avvicinarsi alla cultura delle popolazioni Toraja, nel Sulawesi, che vivono nelle tipiche abitazioni tongkonan a forma di barca. I Toraja, con un sentito culto dei morti, depongono i loro defunti in tombe pensili protette da tau tau (effigi di legno). Di grande interesse etnografico è assistere ad uno dei loro funerali 
• Conoscere i popoli che abitano nella foresta. Per citarne alcuni, a Irian Jaya i Korowai che vivono sugli alberi, i Dani della Valle di Baliem o gli Asmat, un tempo cacciatori di teste; a Sumatra i Mentawai che vivono sulle omonime isole, gli Orang Rimba o i Nias; nel Kalimantan i Dayak, a loro volta suddivisi in ben 200 tribù 
• Vivere a pieno l’atmosfera di Bali visitando Ubud, il centro culturale dell’isola, ricco di ristoranti, botteghe di artisti, mercati, centri yoga e di templi popolati da macachi. Ubud è spesso il punto di partenza per raggiungere i principali templi dell’isola, le risaie a terrazza di Jatiluwih e Tegalalang
• Assistere a Bali ad uno spettacolo di danze tradizionali, come il Barong o il Kecak, a una cerimonia presso un tempio o al Nyepi, ovvero il Giorno del Silenzio 
• Partecipare al festival tribale di Wamena, nella valle di Baliem nella Papua Occidentale. Qui le diverse tribù si mostrano nei propri abiti tradizionali per dimostrare le proprie abilità come guerrieri   
• Camminare 4 ore per raggiungere l’isolato villaggio di Wae Rebo, a Flores, ricostruzione di un tipico insediamento Manggarai. Esso è caratterizzato da capanne a forma conica dall’alto tetto di paglia denominate Mbaru Niang
• Visitare il mercato galleggiante di Banjarmasin (Kalimantan); i villaggi Marapu dell’isola di Sumba (piccole isole della Sonda) per acquistare un tessuto tradizionale ikat; o uno dei tanti mercati di Java e Bali alla ricerca di batik e prodotti in legno intagliato 

• Perdersi nella città vecchia di Gerusalemme, la città Santa per ebrei, cristiani e musulmani, camminando sulle sue strade lastricate. I suoi quartieri, i bazar, le chiese cristiane, le moschee fanno di Gerusalemme un vero e proprio crogiuolo religioso e culturale che la rendono unica. Il Muro del Pianto, la Via Crucis, la Chiesa del Santo Sepolcro, la Spianata delle Moschee sono solo alcune delle attrattive di questa città magica. Da non dimenticare i suoi musei come lo Yad Vashem, che ricorda le vittime della Shoah
• Effettuare una passeggiata sul lungomare di Tel Aviv, città dinamica e giovane che offre spiagge, ristoranti alla moda, gallerie d’arte e edifici di epoca Bauhaus. A piedi, seguendo il mare, si arriva al quartiere di Jaffa con il suo antico porto
• Visitare la Galilea, culla della Cristianità con Nazareth, il lago di Tiberiade, il Monte delle Beatitudini, Cafarnao o Tabgha
• Entrare in Palestina per visitare Betlemme con la Basilica della Natività e, se possibile, l’antica città di Gerico. Molto toccante è osservare il muro divisorio con l’Israele
• Da non perdere inoltre la città di Haifa lungo la costa del Mediterraneo e in cima al Monte Carmelo; quella di Acri con il suo bel centro storico 
• Pernottare almeno una notte presso un kibbutz

• Ammirare l’antica capitale Almaty, circondata dalle vette di Zailiysky Altau, salendo in funicolare al monte Kok- Tobe. Da non perdere la cattedrale di Zenkov nel Parco Panfilov, la moschea centrale, il museo degli strumenti musicali e il colorato bazar Zelonniy
• Raggiungere la solitaria capitale Nur Sultan (ex Astana) immersa nella steppa, dove visitare la torre panoramica Astana-Baiterek progettata da Norman Foster, il Water Green boulevard, il Museo Commemorativo Alzhir e l’enorme moschea Khazret Sultan 
• Osservare i petroglifi di Tamgaly risalenti all’Età del Bronzo o i kurgan (antiche tombe) vicini al lago Issyk, qui sono stati trovati i resti dell’uomo d’oro, simbolo del Paese  
• Scoprire le moschee sotterranee e le antiche necropoli presenti nei deserti pietrosi della regione del Mangistau
• Ammirare il bellissimo mausoleo Kozha Akhmed Yasaui a Turkestan fatto costruire da Tamerlano. Nelle vicinanze si trovano gli antichi resti di Otrar e quelli di Sauran, punti di passaggio della Via della Seta 
• Pernottare all’interno di una yurta o osservare i cacciatori con le aquile  

• Visitare la capitale Bishkek con il cambio della guardia che si tiene in Piazza Ala Too, il bazaar Osh e il museo di storia
• Ammirare la Torre di Burana, protetta dall’Unesco, nei pressi della città di Tokmok: la torre, alcune iscrizioni tombali, le rovine di un castello e tre mausolei sono i resti dell'antica città di Balasagun, fondata dai karakhanidi alla fine del IX secolo
• Raggiungere il caravanserraglio di Tash Rabat, utilizzato dai mercanti che percorrevano la Via della Seta 
• Fare un tuffo nel passato visitando i petroglifi di Cholpon Ata 
• Visitare la città di Karakol, con la moschea Dungan ovvero una pagoda cinese adibita a moschea e la chiesa ortodossa russa interamente in legno 
• Spingersi fino nella Valle di Fergana presso Os, importante centro multiculturale abitato da numerosi gruppi etnici. Da non perdere il panorama dal monte Sulaiman Too (trono di Salomone) 
• Immergersi nella cultura locale pernottando in yurta, assistendo ad una battuta di caccia con l’aquila o a dei giochi di equitazione

• Passeggiare tra le strade di Luang Prabang ammirando il Wat Xieng Thong o il palazzo reale Haw Kham, oppure aspettare il tramonto dal monte Phou Si. A breve distanza da non perdere le grotte Pak Ow, rocce calcaree che custodiscono innumerevoli statue di Buddha
• Ammirare a Vietniane lo stupa dorato di Pha That Luang, gli interni del Wat That Luang Neua e quelli del Wat That Luang Thai
• Svegliarsi presto al mattino per assistere al Tak Bat, ovvero la raccolta di offerte da parte dei monaci del Buddhismo Theravada
• Spingersi a sud per raggiungere Pakse, alla confluenza tra Mekong e Xe Don, con i meravigliosi Wat Phabad e Wat Luang
• Rimanere affascinati dalla misteriosa Piana delle Giare, sull’altopiano di Xiangkhoang
• Perdersi tra le bancarelle dei mercati locali come il Talat Sao Morning Market o il Khua Din Market di Vientiane
• Arrivare a Savannakhet, al confine thailandese, con le sue piazze, chiese cattoliche e musei risalenti al periodo coloniale
• Visitare l’antico tempio di Wat Phu nella provincia di Champasak, zona rinomata per le sue verdi risaie
• Conoscere le numerose minoranze etniche che vivono a stretto contatto con la natura

• Visitare la vivace Beirut con il suo centro storico che vede minareti, campanili e palazzi decadenti. Da non perdere la moschea Blu e quella Al Omari, oltre alla chiesa di San Giorgio
• Perdersi nel quartiere di Jemeise, sempre a Beirut, che si è trasformato in centro artistico e multiculturale
• Fare un tuffo nella storia con i resti romani di Heliopolis, nella valle del Bekaa, ammirando la piattaforma di Baalbek o i templi di Giove, Venere e Bacco
• Conoscere le città di origini fenice come Tiro, con i resti di Al-Mina e Al-Bass; la meravigliosa Tripoli, dal centro storico ricco di moschee e madrase; la mediterranea Sidone con l’antico castello crociato, la moschea Omari e il porto
• Raggiungere l’antica città fenicia di Byblos, oggi Jbeil, protetta dall’Unesco per i numerosi resti archeologici. Da vedere il Castello dei Crociati, l’antico porto, la Chiesa di S.Giovanni, la moschea ottomana e il suq
• Ammirare il sito archeologico di Anjar di origine bizantina. La città ospita anche la più grande comunità armena del Paese
• Recarsi presso la località collinare di Beiteddine con il bellissimo palazzo e il museo dove osservare antichi mosaici bizantini

• Entrare in contatto con la popolazione locale passeggiando per la capitale Malè. Si ammirano le sue case multicolore, i mercati e l’antica moschea del venerdì, con pietra corallina
• Assistere ad uno spettacolo tradizionale di bodu beru, ovvero “grande tamburo”, caratterizzato da danze e percussioni, effettuato solo da uomini

• Visitare la frenetica e moderna capitale di Kuala Lumpur, con le famose Petronas Tower, torri gemelle più alte al mondo, gli enormi mall, i rooftop bar, il quartiere di Chinatown e i mercati locali come il Central Market e il Jalan Alor, dove sbizzarrirsi con lo street food. Da non dimenticare lo Sri Mahamariamman, il più antico tempio indù della città, il complesso di grotte delle Batu Caves che custodiscono antichi templi induisti e la città giardino di Putrajaya, che nel week end diventa una città fantasma. 
• Raggiungere Malacca, sempre nella Malesia peninsulare, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Non resta che  camminare tra edifici coloniali risalenti alle dominazioni portoghesi, olandesi e inglesi, il quartiere colorato di Chinatown e la piazza di Town Square col suo municipio rosso 
• Conoscere la storia e il procedimento di produzione del tè visitando una delle numerose piantagioni di Cameron Highlands, caratterizzata da dolci colline, cascate e un clima mite tutto l’anno. Qui sono presenti anche numerose coltivazioni di fragole    
• Ammirare la pittoresca Georgetown, capitale dello stato di Penang, anch’essa protetta dall’Unesco. Non solo edifici coloniali, templi e botteghe artigianali, ma anche palazzi avveniristici nella parte moderna della città. Per gli amanti della Street Art non bisogna perdere i numerosi murales ad ogni angolo. Per un po’ di relax poi si può optare per una sosta in spiaggia. Grazie alla forte presenza cinese a Penang, non bisogna perdere la cucina Nyonya, un mix tra piatti malesi e cinesi
• Avvicinarsi alle etnie tribali Dayak del Sarawak, per esempio gli Iban, i Bidayuh, gli Orang Ulu. Si vive una giornata in loro compagnia e pernottando presso una longhouse tradizionale 
• Assistere al Rainforest World Music Festival che si tiene a Kuching, nel Sarawak, a giugno

• Visitare la caotica capitale Ulaanbataar con il Palazzo d’Inverno del Bogd Khan, l’importante Monastero di Gandan, quello in stile tibetano Choijin Lama e il Museo di Storia Naturale con i resti dei dinosauri trovati nel Gobi 
• Raggiungere la leggendaria Karakorum, antica capitale dell’impero mongolo. Da non perdere sono sicuramente i resti di Erdene Zu, il primo monastero buddista della Mongolia, con i suoi stupa bianchi 
• Ammirare il monastero di monastero di Amarbayasgalant, ovvero della tranquilla felicità, considerato uno dei tre monasteri più importanti del Paese 
• Assistere ad un festival tradizionale come i giochi del Nadaam a luglio oppure il festival delle Aquile sui Monti Altai 
• Pernottare in una tradizionale ger
• Spingersi verso ovest fino a Ulgii, capoluogo della provincia di Bayan-Ulgii, la cui popolazione è in prevalenza kazaka  

• Visitare la capitale Kathmandu: il caotico quartiere di Thamel, la piazza di Durbar ovvero il cuore della città vecchia. Il tempio delle scimmie di Swyambhnunath, lo Stupa di Boudhanath considerato uno dei luoghi più sacri di Kathmandu e il giardino dei sogni per allontanarsi dal traffico e dai clacson  
• Lasciare la capitale per esplorare la valle di Kathmandu, un vero e proprio crogiolo culturale: l’antica capitale Patan; la città medievale  Bhaktapur anche detta “città dei devoti”; il tempio induista Pashupatinath, luogo di pellegrinaggio di numerosi devoti; il Monastero tibetano di Kopan dove frequentare corsi di meditazione o il Tempio di Changu Narayan a 1700 di altitudine 
• Raggiungere Pokhara, seconda città del Nepal affacciata sul lago Phewa, porta di partenza per i circuiti dell’Annapurna, del Manaslu o del Mardi Himal e non solo  
• Fermarsi nella cittadina di Bandipur, museo a cielo aperto della cultura newari caratterizzata dalle case in legno e dai balconi fioriti. Non rimane che fare una passeggiata tranquilla per raggiungere il punto panorami presso il Tani Mai Temple, da cui ammirare i picchi innevati e la valle Marsyangdi
• Entrare in un’atmosfera fuori dal tempo visitando il deserto d’alta quota dell’Upper Mustang o Regno di Lo, dove sono ancora vive le tradizioni tibetane. Si attraversano montagne colorate, canyon, colline e piccoli villaggi fino ad arrivare alla capitale Lo Manthang. Per chi cerca territori poco battuti anche il Dolpo non è da meno: usanze autentiche, paesi isolati, vette innevate e il bellissimo lago Shey Phoksundo
• Avvicinarsi all’antica cultura tibetana Bon raggiungendo le remote Valli di Limi e Humla, all’estremità nord-occidentale del Nepal, seguendo le rotte dei pellegrini e del commercio del sale
• Effettuare un’esperienza presso una comunità montana al cospetto di Annapurna e Dhaulagiri per conoscere popoli Magar o Gurung

• Incominciare il viaggio visitando la capitale Muscat, con la Grande Moschea del Sultano Qaboos che racchiude al suo interno il tappeto persiano più grande del mondo, il Palazzo reale Qasr Al Alam, la zona Mutrah e la corniche 
• Visitare l’oasi di Nizwa, antica capitale del Sultanato, con il suo forte e il tradizionale souq, che vende bellissimi khanjar. A breve distanza non bisogna perdere il forte di Bahla, il castello di Jabreen e i villaggi di Misfat e Al Hamra che utilizzano il tradizionale sistema di irrigazione dei falaj 
• Perdersi fra i resti del villaggio di Birkat al Mouz, con le tradizionali case omanite costruite in paglia e fango 
• Seguire la costa per raggiungere il villaggio di pescatori di Quriyat, con il suo forte ottocentesco, e quello di Sur, noto per i cantieri navali che producono le imbarcazioni tradizionali
• Visitare i resti archeologici di Khor Rori, o Sumhuram, nella regione di Dhofar, situati in riva al mare alla foce del Wadi Darbat. Sempre in questa regione si trova la città perduta di Ubar, anche detta l’Atlantide del Deserto 

• Visitare la capitale Islamabad con i bazar della città vecchia, il villaggio di Saidpur, la grande moschea Faisal, il Lok Virsa Heritage Museum & Library dedicato all’etnografia o l’Islamabad Museum per conoscere l’antica storia del Paese
• Ammirare Lahore con il suo meraviglioso forte moghul, il Palazzo degli Specchi, le moschee Badshahi e Wazir Khan, i giardini Shalimar 
• Passeggiare per Karachi con il mausoleo bianco, il bazar Bohri, il caratteristico Dhobi Ghat e il museo nazionale per conoscere l’arte ghandara
• Fare un tuffo nel passato visitando i siti archeologici di Mohenjodaro e Harappa risalenti ai popoli della Valle dell’Indo; Thatta, capitale moghul del Sind; le necropoli di Makli e Chaukhandi; il complesso buddhista di Takht-i-Bhai; l’antica città di Taxila o Uch Sharif fondata da Alessandro Magno, solo per citarne alcuni
• Osservare l’imponente forte di Derawar, quello di Kot Diji ai margini del deserto di Thar, quello di Rohtas protetto dall’Unesco, quello di Jamrud vicino Peshawar o quelli di Baltit e Altit nella valle di Hunza 
• Andare alla scoperta della valle dello Swat con i ritrovamenti buddhisti di Bahrain, il bazar di Mingora, il museo e il palazzo di marmo bianco di Murghazar 
• Spingersi nella valle di Kalash, o Kafiristan, abitata dal popolo Kafir considerato discendente di Alessandro Magno e che ancora si dedica ad una religione politeista. Qui non mancano splendide vedute sul monte Tirich Mir dell’Hindukush   

• Visitare la capitale Doha con il tradizionale souq Waqif, la Corniche, il Katara cultural Village, i murales Jedariart e la zona residenziale The Pearl, isola artificiale a forma di perla. Da non perdere infine i musei di arte islamica e quello nazionale progettato dal noto Jean Nouvelle
• Spingersi verso nord per ammirare il forte di Al Zubarah, dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Si tratta dell’antica città delle perle
• Arrivare a Al Khor per osservare il suo vecchio souq, la Corniche e il porto con i dhow. Si può raggiungere la vicina Purple Island per visitare il sito archeologico e un’antica industria di tintura viola da cui prende il nome l’isola
• Ammirare le straordinarie opere architettoniche di Doha, come ad esempio la Faculty of Islamic Studies, il National Convention Centre o la National Library
• Osservare da vicino come il petrolio sgorga dal suolo nell’importante giacimento petrolifero della città di Dukhan
• Ammirare le misteriose incisioni rupestri di Jassasiya situate nel deserto della costa nord-occidentale

• Visitare la moderna Singapore con l’iconica Marina Bay, il quartiere più innovativo dove si trova l’Art Science Museum a forma di fiore di loto e l’hotel simbolo della città Marina Bay Sands Resort dalla particolare forma a barca e con la piscina a sfioro 
• Visitare i grandissimi giardini botanici di Singapore, entrati a far parte del Patrimonio dell'Umanità UNESCO
• Perdersi tra le vie dei quartieri di Chinatown e Little India con le loro particolari atmosfere o ancora l’Arab Street il quartiere arabo
• Effettuare una crociera in barca per visitare la città da un’altra prospettiva
• Rimanere a bocca aperta davanti al tempio di Tian Hock Keng con le sue decorazioni cinesi e orientali

• Visitare la capitale Colombo città dal passato coloniale e con un’architettura cosmopolita 
• Immergersi nella città costiera di Negombo, a prevalenza cattolica, e visitare le sue tante chiese. Si consiglia anche il particolare mercato ittico dove il pesce appena pescato viene steso al sole su grandi tappeti
• Visitare la città di Galle con il suo forte e la sua architettura olandese
• Tuffarsi nella storia dello Sri Lanka scoprendo il triangolo culturale. Visita di Anuradhapura, dove si può vedere lo stupa di Jetavanaramaya, sito che custodisce le reliquie della cintura di Buddha; Kandy e l’antica capitale Polonnaruwa dove si ammira un Buddha di 15 metri disteso
• Scoprire la cultura buddhista nei tanti templi presenti sull’isola, da Mihintale al Tempio del Dente di Kandy dove sono custodite le reliquie di Buddha
• Camminare a fianco dei monaci buddisti e raggiungere il tempio della roccia di Mulkirigala
• Conoscere la cultura induista, nel nord del Paese, presente nei templi dedicati a Shiva il cui centro culturale di trova Jaffna
• Visitare Nuwara Eliya centro nevralgico della produzione di tè dove si respira un’atmosfera tipicamente inglese
• Assistere ad una puja, la devozione ad una divinità, in uno dei tanti templi 
• Partecipare alla festa religiosa dell’Esala Perahera, a luglio o agosto, in onore della reliquia del dente del Buddha. Qui luci, suoni e cortei di elefanti adornati faranno da sfondo a questa incredibile processione 

• Perdersi fra i colori, gli odori e la vivacità di Bangkok, definita la città degli angeli. Il Palazzo Reale; i templi di Wat Pho, Wat Arun, Wat Saket o il Wat Traimit; il mercato del week end di Chatuchak o quello dei fiori; un’uscita serale in Khao San Road; un cocktail in un rooftop bar e una navigazione sul fiume Chao Praya sono solo alcune delle numerose attrattive che solo Bangkok è in grado di offrire 
• Esplorare in bicicletta le antiche rovine di Ayutthaya e Sukhothai  
• Spingersi a nord del Paese fino a raggiungere il Triangolo d’Oro, punto di incontro di Thailandia, Laos e Myanmar sulle sponde del Mekong. Nel nord del Paese non può mancare la visita alla bellissima Chiang Mai, perla immersa tra le montagne, coi suoi numerosi templi buddhisti tra cui il Wat Phrathat Doi Suthep oppure Chiang Rai con i singolari Wat Rong Khun, il Tempio Bianco, e Wat Rong Sear Tean, il Tempio Blu
• Visitare il mercato galleggiante di Damnoen Sadouak o a quello di Mae Klong, disposto sui binari del treno
• Conoscere la storia di Kanchanaburi, la città del ponte sul fiume Kwai
• Assistere ad un incontro di kick boxe su un ring di Bangkok
• Conoscere la zona rurale e meno conosciuta dell’Isaan, a nordest del Paese, con escursioni sul Mekong; visite alle rovine di Khao Phra Viharn e al parco naturale di Pha Taem o Sam Pan Bok, definito il “Grand Canyon di Thailandia” 
• Avvicinarsi alla cultura delle popolazioni tribali che vivono tra le montagne settentrionali  

• Lasciarsi affascinare da Istanbul, crocevia tra occidente e oriente. La Moschea Blu, Santa Sofia, Piccola Santa Sofia, il Grande Bazaar e quello delle Spezie. Il Palazzo di Topkapi, il brulicante quartiere di Sultanahmet e ovviamente la vista sul Bosforo
• Esplorare la Cappadocia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Da non perdere la città sotterranea di Kaymakli, la valle di Soğanlı con le sue chiese e le caratteristiche bambole di stoffa. Le chiese greco ortodosse di Mustafapaşa, le chiese rupestri di Goreme o la cappella di San Simeone nella Valle dei Monaci
• Fare un tuffo nel passato visitando i resti di Efeso: il Tempio di Diana, la Via Arcadica, il Tempio di Adriano e la Biblioteca di Celso vi lasceranno senza fiato. Nelle vicinanze si trova la Casa di Maria e i resti archeologici di Mileto, Canakkale e Troia
• Visitare i resti della città termale di Hierapolis
• Conoscere la storia dei dervisci rotanti visitando il mausoleo di Mevlana a Konya
• Raggiungere la capitale Ankara per visitare il museo delle Civiltà Anatoliche e il mausoleo dedicato a Ataturk
• Sostare lungo le rovine antiche di Pinara, Xanthos o Olympos percorrendo i meravigliosi panorami della Via Licia, tra mare e montagna  
• Spingersi nella Turchia orientale per ammirare le numerose attrattive come il Monte Nemrut con le sue statue giganti, Trebisonda con il vicino Monastero di Sumela, le Vasche dei Pesci di Abramo a Sanliurfa o la città scolpita nella pietra di Mardin (per il momento non è consigliabile visitare questa zona per motivi di sicurezza)

• Perdersi tra le strade di Bukhara, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco ammirando l’imponente cittadella di Ark, il mausoleo dei Samanidi, il complesso Kalon, la moschea Mogaki Attori, il minareto Kaylan e i colorati bazar coperti. Non distante da Bukhara si trova la città delle ceramiche di Gijduvan
• Visitare il museo a cielo aperto di Khiva, ai confini del deserto rosso Kyzulkum: la parte interna di Ichan Qala è racchiusa da possenti mura che la separano da Dishan Qala. Le attrattive sono numerose tra cui l’imponente minareto Kalta Minor, la residenza dello scià Tosh Hovli, la moschea del venerdì e il mausoleo Pahlavan Makhmud
• Conoscere l’antica storia della leggendaria Samarcanda, portata al suo massimo splendore da Tamerlano. Da non perdere sicuramente la piazza del Registan con le sue madrase, il Mausoleo Gur Emir e la Moschea di Bibi-Khanum con la sua enorme cupola. Non lontano da Samarcanda vale la pena una sosta a Shakhrisabz, città natale di Tamerlano 
• Esplorare la capitale Tashkent con il complesso Hasti Imam, la madrasa Kukeldash, il bazar Chorsu e la parte moderna della città 
• Raggiungere la fortezza di Ayazkala, situata ai margini del deserto di Kyzulkum per difendersi dalle invasioni. Se si continua a nord si giunge a Muynak, in passato città di pescatori ma che ora si trova a ben 200km dalle rive del lago d’Aral. Qui si può osservare il cimitero delle navi arenate nella sabbia e testimonianza della morte del lago  
• Visitare la Valle di Fergana, snodo fondamentale della Via della Seta e protetta dalle montagne Tien Shan e i picchi del Gissar-Alai; da non perdere le località di Kokand; Rishtan con le sue ceramiche; Margilon con i suoi laboratori di seta; Kuva con il suo tempio buddhista e Andijan con il tradizionale bazar Jahon 
• Spingersi a sud fino a Termez, con i resti del complesso buddhista di Fayaz Tepe, le rovine di Kampyrtepa, la fortezza di Kirk Kiz Kala e il museo archeologico, considerato uno dei più belli dell’Asia Centrale

• Perdersi nel quartiere dei 36 mestieri della capitale Hanoi, dove ogni via si riferisce ad un’arte o mestiere. Ad Hanoi, città in continuo movimento e dal fascino decadente, non bisogna perdere la visita della Pagoda a un solo pilastro, la cittadella imperiale, il Tempio della Letteratura, il Tempio della Montagna di Giada o il Museo Etnografico 
• Avvicinarsi alle numerose etnie tribali, concentrate principalmente nelle zone montuose. Si conta che in Vietnam ci siano ben 53 minoranze etniche, tutti ancorati alle loro tradizioni e costumi: Mong, Nung, Dao, Blue e Black H'mong a nord, i Degar (figli delle montagne) o Montagnard negli altopiani centrali e molti altri   
• Visitare Ho Chi Minh (Saigon) tra motorini che sfrecciano, street food e clacson. Da non perdere la Cattedrale di Notre Dame, il mercato di Ben Thanh, il quartiere cinese di Cho Lon, il Museo della guerra e sicuramente l’immenso Delta del Mekong con il suo intrico di canali, isole e mercati galleggianti. A breve distanza da Ho Chi Minh si trova inoltre la rete di tunnel di Cu Chi, un tuffo nella storia moderna e nella sanguinosa guerra del Vietnam 
• Stupirsi di fronte alle eccentriche e sognanti architetture di Da Nang: il Dragon Bridge o il Golden Bridge ne sono il pieno esempio. Da non perdere anche le Montagne di Marmo di Ngu Hanh  
• Ammirare la città vecchia di Hoi An, protetta dall’Unesco. Antichi palazzi, il ponte coperto giapponese, la Pagoda Chuc Thanh risalente al 1454 sono solo alcune delle sue attrattive. Non lontano dalla città sorgono i resti del sito archeologico di My Son, dedicato a Shiva  
• Navigare lentamente sul Fiume dei Profumi per scoprire l’antica capitale Hué. Si scoprono la sua Cittadella Imperiale risalente alla dinastia Nguyen, le tombe imperiali, la Torre Thap Phuoc Duyen e sicuramente provare l’eccellente cucina locale 
• Immergersi tra le piantagioni di caffè di Dak Kak, zona abitata dalle minoranze M’nong e Ede. Non lontano si possono vedere gli elefanti nel parco di Yok Don